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Essere titolare di una ditta, di una società o di un’impresa commerciale in generale sottopone il datore di lavoro ad un numero praticamente infinito di problematiche burocratiche, economiche e di altra natura.

Nella fattispecie, il prosperare degli affari, il fruire di dipendenti (ipotizziamo in misura maggiore proporzionalmente alla crescita dell’azienda) generano situazioni molto articolate che spesso sfociano in problematiche interne.
In altre parole, esistono casi in cui i rischi per la sicurezza aziendale non arrivano dall’esterno, ma risiedono tra le mura della ditta.

Stiamo parlando dei casi di infedeltà dei dipendenti, attuata in modi diversi e con azioni differenti.

Ma che cos’è, ai fatti, l’infedeltà dei dipendenti?

Tecnicamente parliamo di dipendenti infedeli (e quindi, di condizioni che palesano l’eventuali necessità di indagini sui dipendenti) tutte quelle volte in cui il personale subordinato dell’azienda compie azioni che vadano a ledere l’azienda stessa, il suo patrimonio, il regolare svolgimento delle funzioni professionali oppure, volendo, la reputazione di cui essa gode agli occhi dei clienti e dei competitor.

Da questo punto di vista seguire un dipendente potenzialmente potrebbe svelare un vaso di Pandora che non avremmo mai nemmeno immaginato: molto spesso queste figure, apparentemente collaborative, sviluppano abitudini scorrette verso il proprio datore di lavoro, abusando di permessi e certificati medici per ottenere un vantaggio personale. Non è raro che, attraverso azioni specifiche, alcuni dipendenti creino i presupposti per avere mantenere senza troppi patemi un secondo lavoro, parallelo a quello che si ha nell’azienda “vittima” del reato.

In questi casi il controllo presenze dipendenti è fondamentale, tuttavia – anche se ben strutturato – può essere facilmente aggirabile. Statistiche confermano che il doppio lavoro in Italia è purtroppo una realtà solida e largamente diffusa.
Tutto questo ovviamente non può non incidere in negativo sui bilanci aziendali (poiché tecnicamente si sta pagando un dipendente che NON lavora), ma non solo: il danno invisibile, spesso meno considerato, è quello di permettere l’esistenza di un posto “vuoto ma ingombrante” laddove dovrebbe essere presente un lavoratore. Questo può generare malumore, doppia fatica per i dipendenti che dovranno sopperire all’assenza, nonché disappunto dei clienti qualora l’assenteista ricopra un ruolo visibile nei rapporti con il pubblico.

Ogni ditta può essere soggetta a questo tipo di problematica, e senza i giusti strumenti è praticamente impossibile riuscire a fronteggiarla (senza contare che passare la giornata lavorativa a controllare la condotta dei propri dipendenti significa perdere giorni di lavoro e, di conseguenza, fiumi di denaro).

Talvolta, inoltre, le mancate presenze dei propri dipendenti non sono nemmeno finalizzate a un doppio lavoro, bensì fanno semplicemente capo al tristemente noto fenomeno di assenteismo di cui le pagine di cronaca dei nostri tempi sono sommerse.

Le statistiche confermano che l’assenteismo generano ogni anno una perdita alle casse aziendali pari a più del 20%, che facendo due rapidi conti incide più della maggior parte dei costi fissi di qualsiasi impresa.

Senza contare i casi in cui l’infedeltà dei dipendenti si traduce in vere e proprie azioni dolose ai danni della propria azienda: i casi di furto di dati sensibili e condivisione con aziende concorrenti sono più frequenti di quanto si possa immaginare. Non è difficile immaginare l’incremento di queste pratiche, in questi ultimi anni, favorito dalla diffusione massiccia delle tecnologie informatiche. Questo aspetto rende ancora più ardua l’individuazione di un comportamento scorretto a persone senza esperienza nel campo delle indagini informatiche.

Cosa è possibile fare per contrastare il fenomeno dell’infedeltà?

Molto, in realtà. L’agenzia investigativa La Freccia di Tonino Pirozzi da anni mette a servizio la sua esperienza per monitorare, indagare e svelare problematiche relative ai dipendenti infedeli, assenteisti e dannosi per le aziende.

Queste ultime, infatti, se non in possesso di prove certe di colpevolezza dei propri collaboratori riusciranno con estrema difficoltà a dimostrare i reati commessi da questi ultimi. Una mancanza di prova certa rende impossibile un esito positivo nelle cause di licenziamento, risarcimento e quant’altro.

L’investigatore privato Tonino Pirozzi, titolare dell’agenzia La Freccia, opera da anni nel settore delle investigazioni dipendenti e sicurezza aziendale, mettendo a disposizione del cliente tutto il suo know-how in materia, coadiuvato da trent’anni di lavoro nel corpo della Polizia di Stato.

Il team de La Freccia sarà in grado di ottenere prove CERTE utilizzabili in sede dibattimentale, documenti che certificano azioni dolose da parte del dipendente, materiale audio-visivo e interviste a persone informate dei fatti.

Tutto questo creerà i presupposti per un licenziamento per giusta causa (e sappiamo bene quanto sia difficile, in moltissimi casi, poter usufruire di una “giusta causa”) oppure, nei casi in cui si ritiene opportuno, avviare un procedimento giudiziario per ottenere il giusto risarcimento dei danni causati dal proprio o dai propri dipendenti.

Se il tuo fatturato sta calando ma gli affari sembrano stranamente andare bene,  se sulla tua scrivania cominciano ad arrivare più certificati medici di quanti ti aspetteresti e se cominci a notare del malumore tra le stanze dei tuoi dipendenti, non aspettare che il danno diventi irreparabile: contatta l’agenzia La Freccia per una consulenza gratuita, e permetti a te stesso di tornare a lavorare per il bene dell’azienda senza dover continuamente guardarti le spalle.